Il tumore al seno è una delle principali preoccupazioni per la salute delle donne in tutto il mondo e ancora oggi, se non tempestivamente diagnosticato e trattato, può avere esito infausto. Purtroppo, negli ultimi anni, l’incidenza della malattia è aumentata dello 0,5% e, dati gli alti livelli di smog, l’invecchiamento della popolazione e gli stili di vita “Occidentali”, il rischio è che questa percentuale aumenti.
Per far sì che sempre meno donne muoiano di tumore al seno, è importante prevenirlo e diagnosticarlo il prima possibile. Per questo, noi di Akesis, abbiamo deciso di pubblicare questo articolo. Ottobre è il mese della prevenzione e noi siamo molto attenti alla salute delle nostre pazienti.
Prosegui nella lettura per scoprire come prevenire il tumore al seno e prenota le tue visite di controllo presso uno dei nostri poliambulatori in Lombardia. Prevenire è meglio che curare e mai come in questo contesto il proverbio ha ragione.
Come prevenire il tumore al seno
Un modo fondamentale per prevenire il tumore al seno è adottare uno stile di vita sano. Questo include l’esercizio fisico regolare, il mantenimento di un peso corporeo sano e una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e alimenti ad alto contenuto di fibre. Limitare il consumo di alcol e smettere di fumare sono anche passi cruciali.
Tuttavia, questo non basta a prevenire il tumore al seno.
Autopalpazione
L’autopalpazione del seno è un importante strumento di prevenzione perché consente alle donne di monitorare attentamente la salute dei propri seni.
Rilevare precocemente eventuali noduli o cambiamenti può portare a una diagnosi precoce del tumore al seno, il che aumenta significativamente le possibilità di un trattamento efficace e di una guarigione completa.
L’autopalpazione può essere eseguita in piedi o sdraiati, ma è importante farla in modo regolare, dopo la doccia quotidiana o prima di coricarsi, ad esempio. Inizia esaminando il seno allo specchio, con le braccia distese lungo i fianchi. Osservane attentamente le dimensioni, la forma e la superficie. Nota se ci sono cambiamenti visibili come arrossamenti, gonfiori o irritazioni della pelle.
Alza il braccio sinistro e con la mano destra esplora delicatamente il seno sinistro con le dita. Utilizza movimenti circolari e leggeri, partendo dal capezzolo e spostandoti verso l’esterno. Esegui lo stesso procedimento per il seno destro. Cerca noduli o masse che potrebbero essere diversi dal tessuto circostante. Controlla anche i capezzoli, cercando eventuali secrezioni anomale.
Esami di prevenzione tumore al seno
E’ importante capire che la sola autopalpazione non basta per individuare anomalie nel tessuto mammario. Oltre alla visita dal senologo, durante la quale lo specialista esegue una palpazione professionale e un’ecografia, esistono esami clinici a cui ogni donna, soprattutto dopo i 45 anni, dovrebbe sottoporsi periodicamente.
La più comune ed efficace per individuare tumori al seno è la mammografia, un esame radiografico del seno che consente di acquisire immagini dettagliate del tessuto mammario. Durante l’esame, il seno viene compresso tra due piastre per ottenere immagini chiare e dettagliate delle ghiandole mammarie, che possono rilevare eventuali anomalie o tumori in fase precoce.
L’esame non è invasivo, tuttavia, molte donne lamentano un forte fastidio durante la procedura che, però, dura molto poco.
Se durante gli esami precedentemente indicati vengono rilevate anomalie o elementi sospetti, potrebbe essere necessario eseguire una biopsia, che comporta la rimozione di un piccolo campione di tessuto per analizzarlo in laboratorio. Questo aiuta a confermare o escludere la presenza di un tumore al seno.
Le donne con una storia familiare di tumore al seno o con mutazioni genetiche note possono anche essere sottoposte a test genetici per valutare il rischio.
Da che età cominciare la prevenzione del tumore al seno?
La prevenzione del tumore al seno dovrebbe iniziare con la mammografia di screening a partire dai 50 anni. Tuttavia, per le donne con fattori di rischio familiari o personali significativi, i medici possono raccomandare l’inizio degli screening a un’età più giovane.
E’ comunque consigliabile, per le giovani donne, cominciare con l’autopalpazione e le visite dal senologo intorno ai 25 anni. Un consulto con il proprio medico è fondamentale per determinare la frequenza degli esami preventivi più adatta a ciascuna donna.
Quali sono i fattori di rischio del tumore al seno?
Rispondiamo a una domanda comune: quali sono le probabilità di contrarre il tumore al seno? Secondo una recente ricerca, una donna ha circa il 7,5% di probabilità di sviluppare un tumore al seno entro i 70 anni.
Il carcinoma alla mammella può colpire qualunque donna, a prescindere dalle abitudini e dall’età. Tuttavia, come per tutte le malattie, ci sono dei fattori di rischio da considerare:
- le donne più mature, oltre i 45 anni, hanno maggiori probabilità di sviluppare la malattia
- coloro che hanno una storia familiare di tumore al seno dovrebbero cominciare a sottoporsi a visite di prevenzione il prima possibile e con maggiore frequenza
- le donne che hanno avuto una diagnosi precedente di tumore al seno hanno un rischio maggiore di sviluppare una nuova forma di carcinoma o una recidiva
- le donne che hanno subito un’isterectomia senza rimozione delle ovaie possono avere un rischio leggermente maggiore di tumore al seno
- l’uso prolungato di terapia ormonale sostitutiva può aumentare il rischio, variabile a seconda del tipo di terapia utilizzata
- coloro che assumono alcol e fumo in grandi quantità sono maggiormente a rischio.
In conclusione, la prevenzione del tumore al seno è un passo cruciale per la salute delle donne. La consapevolezza, l’auto-esame, e gli esami di screening come la mammografia svolgono un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce e nell’aumento delle possibilità di guarigione.
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