Tutte le persone sperimentano, almeno una volta nella vita, i sintomi della tachicardia. Questa condizione indica un incremento anormale del battito cardiaco e a volte può suscitare qualche preoccupazione. Ma quando la tachicardia è momentanea? Quando invece indica la presenza di un problema al cuore?
Come riconoscere la tachicardia
La tachicardia si presenta con un battito cardiaco superiore alla norma, con un’accelerazione che può essere avvertita come un ritmo del cuore più incalzante o un “salto improvviso”. A volte, questo evento può essere accompagnato da vertigini e, in alcuni casi, da dolori toracici.
Può succedere a tutti di sperimentare un episodio di tachicardia. Capita quando proviamo uno spavento, oppure siamo ansiosi per una prestazione che stiamo per compiere, persino quando incontriamo una persona di cui siamo innamorati o ci emozioniamo per qualcosa che succede intorno a noi.
Tuttavia, se in questi casi il batticuore avviene per una causa evidente e può aumentare gradualmente o manifestarsi in modo repentino e breve; in casi di tachicardia più preoccupanti il sintomo è improvviso e accompagnato da altri segnali del corpo, come eccessiva sudorazione, dolori, formicolio agli arti.
Tachicardia? A volte è ansia
Il nostro corpo risponde sempre puntualmente alle nostre emozioni. L’ansia può giocare strani scherzi sul nostro organismo ed è importante riconoscerla e distinguere i suoi sintomi da quelli riconducibili a problematiche più gravi.
Quando sperimentiamo ansia, si innescano una serie di risposte biochimiche nel nostro corpo, coinvolgendo principalmente il sistema nervoso autonomo e il sistema endocrino. La tachicardia è proprio uno dei risultati di queste risposte.
Durante uno stato di ansia, il sistema nervoso simpatico, che fa parte del sistema nervoso autonomo, viene attivato. Questo provoca il rilascio di neurotrasmettitori, tra cui l’adrenalina (epinefrina) e la noradrenalina (norepinefrina). L’adrenalina ha un effetto stimolante sul cuore, aumentando la frequenza cardiaca e la forza di contrazione del muscolo cardiaco (miocardio).
La noradrenalina agisce sul muscolo cardiaco, aumentando la contrattilità del cuore. Questo significa che esso pompa più sangue ad ogni battito, contribuendo ulteriormente all’aumento della frequenza cardiaca. Inoltre, l’aumento della produzione di adrenalina può portare alla vasocostrizione delle arterie, aumentando la pressione sanguigna. Questo può contribuire ulteriormente alla percezione di palpitazioni e tachicardia.
Quando percepisci il cuore che batte più forte del normale, osservati. Cosa sta succedendo intorno a te e dentro di te? Qualcosa all’esterno sta fungendo da trigger che ti mette a disagio? Oppure sei preoccupato, hai pensieri intrusivi e negativi, ti senti impaurito? Rispondendo a queste domande, anche se non sempre risulta semplice, puoi capire se la tua tachicardia è dovuta all’ansia o a un problema più grave.
Tachicardia, quando preoccuparsi dei sintomi
La tachicardia non è legata all’ansia quando è improvvisa e non ha un legame con lo stato psicologico ed emotivo della persona. La prima cosa da fare quando si percepisce il cuore che accelera, è misurare i battiti mediante un apposito dispositivo.
Anche se non è sempre pericolosa, la tachicardia può compromettere la normale funzione cardiaca e portare a gravi complicazioni di salute. Il paziente deve prestare attenzione ai sintomi correlati e chiamare immediatamente un dottore se nota mancanza di respiro, vertigini, dolore toracico o svenimento.
Questi segnali possono indicare la presenza di una condizione cardiaca seria che richiede un trattamento immediato. Per esempio, il paziente potrebbe avere un infarto in corso o soffrire di ipertensione.
L’importanza della prevenzione
La prevenzione riveste un ruolo cruciale nella gestione della tachicardia e delle sue potenziali complicanze cardiache. Uno stile di vita salutare, lontano dall’alcol, dal fumo, ma che abbraccia un’alimentazione bilanciata e un esercizio fisico costante è alla base della prevenzione delle malattie cardiache. A questo, però, bisogna affiancare un regolare controllo presso il proprio cardiologo di fiducia, che sa di certo indicare il trattamento più adeguato per la propria condizione.
Nel caso in cui la tachicardia sia attribuibile all’ansia, è fondamentale considerare l’intervento di uno psicoterapeuta specializzato o l’implementazione di tecniche di rilassamento.
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