Stress e disturbi del sonno: il ruolo dello psicologo

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Dopo la pandemia di Covid, sembra che i disturbi del sonno si siano diffusi a macchia d’olio in Italia. Le donne emergono come la categoria più vulnerabile, rappresentando il 60% dei casi, mentre il 20% coinvolge bambini e adolescenti. In totale, sono oltre 12 milioni gli italiani che dichiarano di non dormire bene e a sufficienza, con ripercussioni sulle loro attività quotidiane.

I disturbi del sonno possono derivare da molteplici fattori, come predisposizioni genetiche, alterazioni neurochimiche e disfunzioni neurologiche. A volte, i pazienti dormono male o non riescono ad addormentarsi per fattori ambientali come il rumore e la luce, per l’uso eccessivo di dispositivi elettronici e sostanze come la caffeina o gli psicofarmaci. 

Poi, ci sono cause psicologiche, che si sono maggiormente diffuse, come dicevamo, nel contesto della pandemia da COVID-19: lo stress cronico, l’isolamento sociale e le preoccupazioni correlate alla salute possono esacerbare i disturbi del sonno. Una valutazione accurata da parte di specialisti del sonno e psicologi è essenziale per identificare e affrontare le cause specifiche di tali disturbi. Approfondiamo l’argomento.

Come riconoscere un disturbo del sonno

Riconoscere un disturbo del sonno non è sempre semplice. Alcune persone potrebbero dare la colpa a un periodo un po’ più stressante che passerà o a un evento della vita che le ha tenute sveglie qualche giorno. Così, molti non intervengono per ritrovare un equilibrio sonno-veglia.

Come si capisce se si soffre di un disturbo del sonno? Quali sono i sintomi? L’insonnia rappresenta uno dei disturbi più comuni, caratterizzato da difficoltà nell’addormentarsi o nel mantenere il sonno, con conseguenze durante il giorno. Tuttavia, esistono varie forme e dimensioni di disturbi del sonno, tra cui apnee notturne, sindrome delle gambe senza riposo e narcolessia, ognuna con sintomi specifici e implicazioni diverse.

Chi soffre di un disturbo del sonno presenta alcuni di questi sintomi o una combinazione di un numero superiore:

  • qualità del sonno compromessa
  • difficoltà nell’addormentarsi o nel mantenere il sonno
  • risvegli frequenti durante la notte
  • sonnolenza diurna eccessiva
  • depressione, ansia e stress dovuti alla stanchezza
  • scarsa lucidità
  • metabolismo lento, inappetenza o sensazione di fame costante
  • irritabilità e sbalzi d’umore
  • scarsa concentrazione
  • dolori cronici, come mal di testa, dolori muscolari, sensazione di indolenzimento in tutto il corpo
  • nausea
  • problemi ormonali, soprattutto nelle donne.

Il ruolo dello psicologo nel trattamento dei disturbi del sonno

A chi rivolgersi quando si ha un disturbo del sonno? Esistono specialisti come pneumologi esperti, ma anche nutrizionisti, endocrinologi, neurologi, cardiologi e otorinolaringoiatri. Queste figure possono individuare la causa profonda del proprio disturbo, se dipende dal dolore, dalla respirazione, dagli ormoni, dall’alimentazione o da una malattia. È essenziale consultare un medico specializzato quando si sospetta di avere disturbi del sonno, soprattutto se si manifestano sintomi come russamento intermittente, apnee o eccessiva sonnolenza diurna.

Tuttavia, se il disturbo del sonno è causato da fattori psicologici, è bene rivolgersi a un terapeuta. Attraverso un approccio olistico e personalizzato, lo psicologo collabora con il paziente per sviluppare strategie terapeutiche mirate a migliorare la qualità e la durata del sonno, nonché ad affrontare le cause sottostanti dei disturbi.

Trattamento psicologico dei disturbi del sonno

Il processo inizia con una valutazione approfondita dei sintomi e dei fattori che contribuiscono ai disturbi del sonno. Lo psicologo utilizza strumenti di valutazione standardizzati, interviste cliniche e la raccolta di informazioni dettagliate sulla storia del sonno del paziente per formulare una diagnosi accurata e individuare le cause sottostanti dei disturbi.

Si passa poi alla scelta di un trattamento che miri alla modifica dei pensieri e dei comportamenti legati al sonno. Lo psicologo utilizza tecniche di gestione dello stress come il rilassamento progressivo, la mindfulness e la respirazione profonda per aiutare il paziente a ridurre l’ansia e promuovere un ambiente mentale e fisico più rilassato prima di coricarsi.

Per i pazienti in cui i disturbi del sonno sono correlati a conflitti inconsci o esperienze traumatiche, è possibile intervenire mediante la terapia psicodinamica, che consiste nell’esplorare i significati simbolici dei sogni e delle esperienze passate, al fine di elaborare le emozioni e i conflitti che possono influenzare il sonno. 

Se necessario, lo psicologo può collaborare con uno psichiatra o un medico per valutare l’opportunità di integrare la terapia farmacologica nel piano di trattamento. 

Conclusioni

I disturbi del sonno rappresentano una sfida complessa che va al di là della semplice ricerca di soluzioni farmacologiche. Lo psicologo, con la sua conoscenza approfondita della mente umana e delle dinamiche comportamentali, riveste un ruolo fondamentale nel trattamento dei disturbi del sonno correlati allo stress

Attraverso terapie mirate, può aiutare i pazienti a identificare e affrontare le cause sottostanti dei loro problemi di sonno, promuovendo così un riposo più sereno e rigenerante. Se stai lottando con disturbi del sonno e desideri un approccio olistico e personalizzato per migliorare la tua qualità di vita, contatta Akesis, Poliambulatori a Brescia, Cremona, Lodi e Pavia. 
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