L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che, soprattutto nel primo anno di pandemia da COVID, si è registrato un incremento del 25% dei casi di ansia e depressione, dovuto anche all’aumento delle condizioni di isolamento sociale. Da allora, la percentuale di persone che manifestano sintomi di ansia e depressione è aumentata, soprattutto tra i più giovani.
Per questo motivo, molti psicologi affermano che ansia e depressione siano i malesseri del XXI secolo.
Cosa si intende esattamente con questi termini? L’ansia è una reazione emotiva naturale del corpo umano di fronte a situazioni percepite come potenzialmente pericolose, stressanti o minacciose.
Può manifestarsi in diverse forme, come preoccupazione costante, pensieri ossessivi, palpitazioni, sudorazione, tremore, senso di oppressione al petto, irritabilità, difficoltà di concentrazione, tra gli altri sintomi. In alcuni casi, l’ansia può diventare patologica e limitare la capacità di svolgere le normali attività quotidiane, influendo sulla qualità della vita della persona.
Invece, la depressione è un disturbo caratterizzato da un persistente e grave stato di tristezza, perdita di interesse per le attività solitamente piacevoli, senso di stanchezza, scarsa concentrazione, disturbi del sonno, sensazioni di inutilità, senso di colpa e/o disperazione.
La depressione può influire sulla capacità della persona di svolgere le attività quotidiane e relazionarsi con gli altri, causando un significativo impatto sulla qualità della vita. La depressione è una malattia curabile e può essere trattata con una combinazione di farmaci, psicoterapia e altri interventi psicosociali.
Perché oggi sono molte le persone che soffrono di depressione rispetto al passato?
Non ci sono dati certi e univoci riguardo al fatto che oggi ci siano più persone che soffrono di depressione rispetto al passato. Tuttavia, alcune ricerche suggeriscono che i tassi di depressione potrebbero essere in aumento.
In passato, non si parlava di depressione. Molte persone ne soffrivano, ma si vergognavano a chiedere aiuto, oppure non erano consapevoli del proprio stato mentale.
Se un tempo si dichiarava di non essere emotivamente stabili, si rischiava di finire in un ospedale psichiatrico e di ricevere cure non adeguate. Nella storia, molti pazienti con lievi forme depressive sono stati trattati come psicotici o sociopatici per via dei pregiudizi sulla salute mentale.
In passato, quindi, non c’erano meno persone ansiose o depresse, semplicemente non se ne parlava e non vi era consapevolezza sull’importanza del benessere psicologico.
Cause odierne della depressione
Si pensa che le origini della depressione siano multifattoriali: esiste una predisposizione genetica, quindi avere familiari con depressione aumenta la probabilità di manifestare il disturbo.
Inoltre, si ritiene che eventi di vita stressanti o traumi infantili, così come la presenza di malattie fisiche croniche, siano importanti nello sviluppo della depressione. Infine, anche l’uso di alcol e droghe può avere un impatto sull’umore.
Tra i fattori esterni che possono contribuire all’insorgenza della depressione vanno citati quei fattori ambientali che non sono né fisici né neurobiologici ma possono regolare le nostre emozioni e atteggiamenti. Tra questi vi sono i lutti, le violenze subite, divorzi e separazioni, problemi sul lavoro ecc.
La vita moderna, in più, è molto frenetica e spesso impegnativa, con molti tasks e scadenze da rispettare. Questo può causare alti livelli di stress, che a loro volta possono provocare ansia e depressione.
L’aumento della tecnologia e dei social media ha portato a una maggiore connessione digitale, ma anche a una maggiore solitudine e isolamento sociale. Inoltre, le storie degli altri possono influenzare la percezione del mondo di molte persone che si sentono sotto pressione per avere successo, essere felici e soddisfatti della propria vita come tutti coloro che mostrano solo il meglio di sé sui social.
L’importanza di chiedere aiuto
Fortunatamente, al giorno d’oggi c’è maggiore consapevolezza sull’ansia e la depressione e chi ne soffre sa che può contare sul supporto di psicologi esperti.
Una diagnosi di ansia o depressione può essere fatta solo dopo un’accurata valutazione clinica, che tiene conto di una serie di fattori come la storia medica e familiare, i sintomi, i comportamenti e le circostanze della vita. È importante rivolgersi a uno specialista esperto nella propria problematica perché ogni persona è unica e ha bisogni ed esperienze diverse.
Ci sono molte forme di trattamento disponibili, come la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia farmacologica, la terapia di gruppo o la terapia familiare, ma non tutte le terapie sono adatte per tutti i pazienti. È quindi fondamentale il supporto di un professionista che abbia le competenze per scegliere il trattamento più adatto alle esigenze di ogni singola persona.
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