Ad oggi, i social media sono diventati parte integrante della vita di tutti i giorni, soprattutto per i giovani. In Italia, il 98% degli adolescenti tra i 14 e i 19 anni utilizza i social network, con una media di 3 ore e 22 minuti al giorno trascorsi online.
Questa diffusione capillare comporta effetti sia positivi che negativi, che è importante comprendere per poter accompagnare al meglio i ragazzi in questo delicato periodo di crescita.
Effetti negativi dei social media sugli adolescenti
Oggi i social fanno parte della vita di quasi tutti, soprattutto dei più giovani. Tra like, commenti e condivisioni, però, non tutto è roseo. I social media, se usati in maniera eccessiva, possono avere effetti negativi sulla salute mentale e fisica degli adolescenti.
Per prima cosa, la luce blu emessa dai dispositivi elettronici può interferire con la produzione di melatonina, causando disturbi del sonno come difficoltà ad addormentarsi e risvegli notturni, che portano a stanchezza, difficoltà di concentrazione e irritabilità durante il giorno. Inoltre, trascorrere troppo tempo davanti a uno schermo riduce l’attività fisica, aumentando il rischio di obesità e problemi cardiovascolari.
I ragazzi, durante l’adolescenza, sono in una delicata fase di sviluppo. Il corpo è plastico, si plasmano nuove abitudini, anche di postura. L’uso degli schermi, di certo, non aiuta a sviluppare una postura adeguata e salutare.
L’utilizzo scorretto di smartphone e tablet può anche provocare dolori posturali al collo, alla schiena e alle spalle, poiché gli adolescenti spesso mantengono posture scorrette per lunghi periodi. La TollFreeForwarding.com ha ipotizzato che gli esseri umani del futuro avranno una postura molto diversa dalla nostra, proprio per l’uso eccessivo dei dispositivi elettronici fin dalla tenera età.
Nel futuro dell’umanità, influenzato dalle tecnologie digitali, potremmo osservare cambiamenti come una mano destra (o sinistra per i mancini) simile a un artiglio, una postura curva e una riduzione di diversi centimetri in altezza. Il cranio potrebbe diventare più spesso, ma con un cervello più piccolo. Infine, potrebbe comparire una terza palpebra laterale, aggiungendosi alle palpebre superiore e inferiore.
La luce blu può affaticare la vista, causare secchezza oculare e problemi di vista più seri. Infine, l’eccessiva stimolazione visiva e mentale può provocare mal di testa frequenti.
Gli effetti psicologici dei social
Finora abbiamo parlato di come i dispositivi elettronici, se usati eccessivamente, possano cambiare il corpo di un adolescente, ma che dire degli effetti psicologici dei social media? Gli esperti ne hanno osservati davvero molti, ne riporteremo qui solo alcuni.
Ben il 67% delle adolescenti italiane si sente insicuro del proprio corpo dopo aver visto immagini sui social. Queste piattaforme mostrano solo il lato roseo di una persona: le foto sono spesso ritoccate per essere più accattivanti, sembra quasi che qualsiasi ragazzo o ragazza possa guadagnare e raggiungere i suoi obiettivi di vita, tutti sembrano felici.
Tutto ciò porta a una percezione distorta del sé e delle proprie capacità, per cui gli altri appaiono sempre felici, mentre noi no. Il minimo fallimento per un adolescente si trasforma così in una giustificazione per autogiudicarsi e sabotarsi.
I social media sembrano amplificare un problema già esistente: i disturbi dell’attenzione. La costante esposizione a notifiche, stimoli visivi e informazioni frammentarie starebbe infatti alterando la capacità di concentrazione dei giovani, con conseguenze negative non solo sullo studio ma anche sulla vita sociale e personale.
I social media sono progettati per catturare l’attenzione degli utenti, sfruttando meccanismi come la dopamina, il neurotrasmettitore associato al piacere e alla ricompensa. Ogni like, commento o notifica attiva questo sistema di ricompensa, creando un senso di dipendenza e incentivando la ricerca di stimoli sempre nuovi.
Il problema è che questo flusso continuo di informazioni frammentarie impedisce al cervello di concentrarsi su un’attività per un tempo prolungato. Un esempio emblematico di questo fenomeno è la musica velocizzata. La velocità della musica è aumentata nel corso degli anni, con artisti che scelgono di accelerare i brani per renderli più orecchiabili e accattivanti. Le versioni velocizzate delle canzoni hanno maggiore successo di quelle originali e questo dovrebbe portare noi adulti a riflettere.
Non solo effetti negativi: i social media stimolano la creatività e la curiosità
Se da un lato l’uso eccessivo dei social media può avere effetti negativi sugli adolescenti, dall’altro non possiamo negarne il potenziale positivo, se utilizzati in modo consapevole e responsabile.
I social media offrono ai giovani l’opportunità di sviluppare competenze digitali preziose per il mondo del lavoro e per la vita quotidiana. Imparano a creare contenuti, gestire la propria immagine online, comunicare in modo efficace e utilizzare strumenti digitali per svolgere diverse attività.
Inoltre, ricordiamo che i social media forniscono una piattaforma per esprimere la propria creatività e condividere le proprie passioni con un pubblico ampio. In più, possono essere un potente strumento per il cambiamento sociale e l’attivismo. I giovani possono utilizzarli per sensibilizzare su temi importanti, organizzare campagne e mobilitare l’opinione pubblica.
I social media possono essere una preziosa fonte di informazione e apprendimento. I giovani possono seguire profili di esperti, influencer e testate giornalistiche per rimanere aggiornati su attualità, approfondire le loro passioni e scoprire nuove idee. Infine, offrono un senso di appartenenza e supporto a chi si sente solo o isolato.
Permettono ai giovani di connettersi con persone provenienti da tutto il mondo, favorendo l’apertura mentale e la comprensione di diverse culture. Possono conoscere nuove tradizioni, lingue e modi di pensare, ampliando la loro visione del mondo.
Conclusioni
È importante sottolineare che, come per qualsiasi strumento, l’impatto dei social network dipende da come vengono utilizzati. Un uso consapevole e responsabile può apportare benefici significativi alla vita dei giovani, mentre un uso eccessivo o improprio può portare a conseguenze negative.
Ricorda, l’obiettivo è non demonizzare i social media, ma aiutare i ragazzi a conoscere lo strumento e a comprendere cosa, di ciò che vedono, è vero e cosa è falsificato da una ricerca di perfezione ed engagement.
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