Avrai certamente sentito parlare delle valvulopatie, in quanto si tratta di un insieme di disturbi molto comuni, soprattutto negli anziani che superano i 75 anni.
Le valvulopatie cardiache, come dice il termine stesso, coinvolgono le valvole cardiache, strutture vitali per il corretto funzionamento del cuore. Queste condizioni possono variare notevolmente nella loro gravità e possono rappresentare una sfida significativa per i pazienti.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio le valvulopatie cardiache, inclusi i fattori di rischio, i sintomi caratteristici e gli approcci terapeutici più recenti.
Cosa sono le valvulopatie: anatomia dei disturbi
Il cuore umano è un organo straordinariamente complesso che funziona come una macchina di precisione per pompare il sangue attraverso il sistema circolatorio. Tra i componenti critici del cuore, le quattro valvole principali – la valvola mitrale, la valvola tricuspide, la valvola aortica e la valvola polmonare – rivestono un ruolo fondamentale nel mantenere un flusso sanguigno unidirezionale e regolare.
Queste quattro valvole lavorano in modo coordinato e sincronizzato per mantenere il flusso sanguigno unidirezionale attraverso il cuore. Qualsiasi alterazione anatomica o funzionale può portare a una varietà di disturbi cardiaci, appunto, le valvulopatie, che si dividono in due categorie:
- Stenosi valvolare
Si verifica quando una o più delle quattro valvole cardiache si restringono, limitando il flusso del sangue attraverso il cuore. I tipi più comuni di stenosi valvolare sono la stenosi aortica, che si verifica quando la valvola aortica si restringe, ostacolando il flusso del sangue dal ventricolo sinistro all’aorta (280.000 casi all’anno in Italia sopra i 75 anni), e la stenosi mitralica, che coinvolge la valvola mitrale e il suo restringimento limita il flusso di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro.
- Insufficienza valvolare
Detta anche rigurgito valvolare, si verifica quando una o più valvole cardiache non si chiudono correttamente, consentendo al sangue di rifluire nella direzione opposta. Anche in questo caso, le valvole coinvolte possono essere la mitrale e tricuspide, l’aortica o la polmonare. Questi disturbi interessano fino al 2% della popolazione Occidentale ogni anno.
Cause delle valvulopatie
Comprendere le cause delle valvulopatie consente di prevenire la malattia e anche di porre la giusta diagnosi. Questi disturbi, di solito, hanno origine da difetti cardiaci congeniti, che si verificano durante lo sviluppo fetale oppure possono insorgere dopo aver contratto infezioni batteriche, come l’endocardite infettiva.
In altri casi, più diffusi, è l’età a compromettere le valvole cardiache, che possono subire un processo di degenerazione, simile all’aterosclerosi delle arterie. Questo può portare a calcificazione, ispessimento e rigidità delle valvole.
Condizioni cardiache come l’ipertensione arteriosa, l’insufficienza cardiaca o la cardiomiopatia possono contribuire allo sviluppo di valvulopatie, poiché aumentano lo stress sulle valvole e compromettono la loro integrità strutturale. Ecco perché è fondamentale trattare questi disturbi e diagnosticarli il prima possibile grazie a un controllo approfondito dal cardiologo.
Infine, alcol, fumo, abuso di farmaci e droghe, obesità sono fattori di rischio per le valvulopatie.
Sintomi comuni delle valvulopatie
Se percepisci questi sintomi, contatta il tuo cardiologo:
- fatica e stanchezza eccessiva
- difficoltà respiratoria, soprattutto durante l’attività fisica o durante il riposo
- palpitazioni
- accumulo di liquido nei tessuti, noto come edema, nelle gambe e nelle caviglie
- episodi di svenimenti o vertigini.
Diagnosi e trattamento
Come si diagnosticano le valvulopatie? Innanzitutto, prenota una visita dal cardiologo. Presso i nostri poliambulatori in Lombardia puoi trovare medici esperti e pronti a rispondere a tutti i tuoi dubbi.
Il cardiologo potrebbe indirizzarti verso una serie di esami tra cui:
- Ecocardiografia, che utilizza ultrasuoni per generare immagini dettagliate del cuore e delle valvole, consentendo agli specialisti di valutarne la struttura, il movimento e il funzionamento
- Le radiografie toraciche, che forniscono immagini dei polmoni e del cuore e possono rilevare eventuali segni di congestione polmonare associati a valvulopatie cardiache avanzate
- Elettrocardiogramma, che registra l’attività elettrica del cuore e può rilevare eventuali aritmie cardiache o alterazioni nel ritmo cardiaco associate a valvulopatie
- Ecocardiografia transesofagea, la quale utilizza una sonda ecografica inserita nell’esofago per ottenere immagini più dettagliate delle valvole cardiache e delle camere del cuore
- Cateterismo cardiaco, test che comporta l’inserimento di un catetere attraverso un vaso sanguigno per misurare le pressioni all’interno del cuore e delle arterie.
Una volta diagnosticata una valvulopatia, le opzioni di trattamento sono diverse e il cardiologo individua sempre quella più adatta al paziente.
Recenti progressi nella medicina cardiovascolare hanno introdotto opzioni terapeutiche avanzate per le valvulopatie cardiache. Tra queste opzioni, spicca il TAVI (Trascatheter Aortic Valve Implantation), una procedura innovativa per la sostituzione della valvola aortica senza la necessità di un intervento chirurgico a cuore aperto. Il TAVI viene eseguito attraverso cateteri, consentendo un recupero più rapido e riducendo al minimo il rischio associato all’intervento chirurgico tradizionale.
Oltre al TAVI, altri trattamenti per le valvulopatie cardiache comprendono la riparazione valvolare percutanea e la sostituzione valvolare chirurgica, a seconda della gravità e del tipo di valvulopatia. La scelta del trattamento dipende da vari fattori, tra cui l’età del paziente, lo stato di salute generale e la gravità della condizione valvolare.
È importante sottolineare che la diagnosi precoce e la gestione delle valvulopatie cardiache sono cruciali per migliorare la qualità della vita dei pazienti e prevenire complicazioni a lungo termine. Prenota oggi la tua visita con un cardiologo Akesis e riscopri il piacere di vivere in salute.